Metacolina e asma: il test che rivela la verità

Il test di provocazione bronchiale con la metacolina è un importante esame utilizzato per diagnosticare l’asma. Dove vi è un forte sospetto di questa patologia, derivato dalla storia di salute del paziente, ma la spirometria semplice e il test di broncodilatazione risultano nella norma, sarà necessario procedere con questo test per arrivare ad un diagnosi certa.

Il test di provocazione bronchiale con la metacolina è un importante esame utilizzato per diagnosticare l'asma.

Quale è il suo scopo?

In questo esame, una sostanza chiamata metacolina viene inalata per provocare una contrazione dei muscoli delle vie respiratorie. L’obiettivo del test è quello di misurare il grado di reattività delle vie respiratorie alla sostanza, indicativo della possibile presenza di asma.

Come si esegue l’esame?

Il test viene eseguito in una stanza appositamente attrezzata, dove il paziente viene prima sottoposto a una spirometria di base per valutare la funzionalità polmonare. Se non vi è un quadro ostruttivo, il paziente inala dosi crescenti di metacolina, attraverso un nebulizzatore. Ad ogni dose inalata si effettuerà una nuova spirometria. La dose cumulativa inalata di metacolina durante il test non provoca una costrizione “significativa” nel soggetto sano. Durante il test, il paziente è monitorato per eventuali effetti collaterali, come tosse, respiro sibilante o difficoltà respiratoria.

Quando il test risulta positivo?

Il test è considerato positivo se il paziente mostra una diminuzione del volume di aria espirata nel corso del primo secondo (FEV1) di almeno il 20% rispetto alla misurazione iniziale. Questa diminuzione della funzionalità polmonare è il risultato della contrazione dei muscoli delle vie respiratorie, che causa una ostruzione del flusso d’aria.

Serve una specifica preparazione prima di sottoporsi al test?

Bisogna seguire specifiche norme di preparazione che l’esecutore dovrà fornire in maniera chiara al paziente. Fondamentale per chi si sottopone al test non aver assunto farmaci broncodilatatori, secondo le tempistiche indicate, poiché questi ultimi possono interferire con i risultati. Vi sono anche altre molecole che possono alterare il risultato dell’esame, quindi diventa fondamentale attenersi alle norme di preparazione.

I risultati dovranno essere interpretati in relazione alla storia clinica del paziente e ad altri fattori, come l’età e la presenza di altre patologie.

Il test è sicuro?

Il test deve essere eseguito in una struttura attrezzata per gestire quadri di crisi respiratorie severe. Se il test viene eseguito da personale qualificato, in un contesto di sicurezza i rischi per il paziente sono molto limitati.

In conclusione, il test di provocazione bronchiale con la metacolina è un esame importante per la diagnosi e la valutazione dell’asma e, sebbene possa creare discomfort al paziente, non presenta particolari rischi nella sua esecuzione, fornendo informazioni preziose per la gestione della malattia. Tuttavia, è importante che il test sia eseguito correttamente e interpretato da personale medico qualificato per garantire la massima accuratezza dei risultati.

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